CINISI-TERRASINI: CONFINI O FRONTIERE? A proposito di una conversazione a più voci apertasi tra alcuni amici su Facebbok.

Lo spunto nasce dalla pubblicazione di una fotografia di Benedetto Giambona del 1942 relativa alla odierna via Ventimiglia (l'antico vadduni, oggi sede stradale, sotto la quale da moltissimi anni scorre il Torrente Furi o Gifina proveniente dai monti di Cinisi per riversarsi nel mare di Terrasini).

Cogliamo l'occasione dell'argomento, che ciclicamente ritorna, per riproporvi un servizio pubblicato 30 anni fa su "TERRASINI oggi" n. 7, dic. 1985. L'articolo è un pezzetto di cronistoria sul problema e conserva ancora alcune riflessioni degne di nota.

Il servizio, pubblicato in prima pagina, si componeva di un editoriale e di un servizio di cronaca politica posto a fianco. Per superare alcune difficoltà tecniche, si è preferito fotografare i testi e riprodurli su questo blog, sperando che il testo così riprodotto sia facilmente leggibile.

PEPPINO IMPASTATO: DUE "RACCONTI BREVI" DI VITA VISSUTA SUL FILO DEI RICORDI

di Giuseppe Ruffino

a Felicia Bartolotta Impastato

LA RIVOLTA DELL’ACQUA IN “SOMALIA”

     L’acqua corrente non era mai arrivata nel quartiere della Somalia, il quartiere dei braccianti. La stessa acqua cioè, che, invece, usciva a frùsciu dai cannuoli [abbondante (dai) rubinetti] dei signori.

         Signori …! Signori per modo di dire, poiché, fin da molto prima dell’estate del 1967, arrivava già in tutto il resto del paese, fino alla marina, senza distinzione di classe e di censo.                                                                                                                                            

        In tutte le case, dunque, escluse quelle dei braccianti. Infatti, costoro, dopo anni di inutile attesa, soltanto in base all’uso o al non uso di essa avevano finito con l’indicare chi fosse “signore” e chi  “proletario”.